L’avvento di Internet ha cambiato il mondo, sia nelle cose importanti come la politica e la comunicazione, sia nelle piccole cose di tutti i giorni. Internet infatti ha spinto a velocità supersonica il processo di globalizzazione mondiale, ma al tempo stesso ha stravolto le abitudini quotidiane di miliardi di persone. Sono cambiate completamente le piccole e le grandi attività, compresi i fantasy sport.
La verità è che ci siamo dimenticati com’era il mondo senza internet
Forse i più giovani, la generazione millennial, non ha avuto modo di assistere a questo cambiamento e non riesce neanche a concepire un mondo senza internet, e forse molti over 30 si sono dimenticati com’era prima. Per questo abbiamo deciso di fare un tuffo nel passato e di andare a guardare com’era il mondo delle piccole cose quotidiane senza il World Wide Web, con un esempio.
Vediamo come funzionavano i fantasy sport prima dell’avvento di internet
Le nostre fanta leghe, oggi, si aggiornano in automatico: basta inserire la formazione, magari da smartphone, e aspettare il lunedì o il martedì per vedere il calcolo del nostro punteggio sul display. Be’, prima era diverso, molto diverso.
I fantasy sport con carta e penna: il vecchio Fantacalcio
Un tempo non molto lontano, quando decidevamo di iscriverci a una fanta lega o di crearne una nuova con gli amici, il primo passo era quello di andare in edicola a comprare il giornale: per il Fantacalcio era la Gazzetta dello Sport.
A questo punto organizzavamo l’asta o creavamo la nostra squadra seguendo la lista cartacea dei giocatori, carta, penna e calcolatrice alla mano.
Fantasy sport, calcolatrice e tanta pazienza
In una lega di amici, c’era sempre quello più preciso e meticoloso che aveva il compito di tenere le redini del gioco: all’inizio segnava su un foglio tutte le squadre e calcolava i budget, poi, di giornata in giornata, annotava le formazioni e calcolava i punteggi inserendo manualmente i voti, i bonus e i malus dei giocatori. Infine stilava la classifica del Fantacalcio e aggiornava tutti i partecipanti.
Era un lavoro da amanuense, una cosa impensabile al giorno d’oggi.
Il Fantacalcio con il giornale cartaceo.
Oggi possiamo condividere con tutti e in tempo reale formazioni e classifica, ma prima dell’avvento di internet i fantasy sport erano tutt’un’altra storia.
Per comunicare la formazione all’avversario e al segretario della Lega, eravamo costretti a telefonare. Per decidere quali giocatori schierare in campo per quella giornata, dovevamo andare in edicola, o al bar, e consultare un giornale cartaceo. Stessa cosa per scoprire i voti dei giocatori. Infine, per sapere com’erano finite le partite e chi aveva fatto gol non restava altra scelta che accendere la televisione per guardare Novantesimo Minuto o la Domenica Sportiva.
I fantasy sport prima dell’era di internet erano insomma molto faticosi e complicati, l’attesa era snervante, ma tutto il lavoro che c’era dietro era parte integrante del gioco, e un po’ ci manca.